Come si coltiva il ciclamino
Tutti i ciclamini, che siano quelli spontanei italiani o quelli coltivati, devono SEMPRE vivere all'aperto. Unicamente il ciclamino dei fiorai va riparato solo se la temperatura scende a 0 °C o al di sotto: spostate i vasi fra i doppi vetri o in casa in una stanza fresca, oppure stendete un doppio-triplo telo di tessuto non tessuto. Appena il gelo passa, riportate i vasi fuori o togliete i teli.
Evitate l’esposizione ai raggi solari in settembre-ottobre e in marzo-aprile per il ciclamino dei fiorai, e da aprile a settembre per i ciclamini spontanei che vivono in giardino.
Non esitate a strappare foglie e fiori non appena iniziano ad appassire: se tarderete a farlo, potrebbero marcire danneggiando il resto della pianta, se non addirittura diventare preda di muffa grigia.
Il terriccio deve essere sempre umido, ma bisogna evitare sia i ristagni d’acqua che potrebbero far marcire il tubero, sia le vaporizzazioni in quanto potrebbero macchiare i petali dei fiori. Non versate l’acqua al centro della pianta perché potrebbe rimanere sugli organi della pianta stessa originando muffe dannose.
Ogni due o tre settimane è bene concimare con un fertilizzante per piante fiorite, somministrato insieme all’acqua di annaffiatura.
Togliete regolarmente i fiori appassiti, prima che sfornino il seme, recidendo il gambo alla base, vicino al tubero.